6 Ottobre 2018, Viagrande (CT)
INFORMAZIONI
Segreteria Organizzativa e Provider ECM: AV Eventi e Formazione
Data: 6 Ottobre 2018
Location: Grand Hotel “Villa Itria” – Via Antonio Aniante 3, Viagrande (CT)
Destinatari: Medici di Medicina Generale e Specialisti in Cardiologia, Geriatria, Medicina Interna, Medicina d’Urgenza, Neurologia
Crediti ECM: 6
Partecipanti: 30
Responsabili scientifici:
Dott. Carlo Calabrese
Dott. Marcello Scifo
Costo: La partecipazione al convegno è gratuita, con obbligo d’iscrizione.
DESCRIZIONE
Aderenza alla politerapia basata sulle evidenze nella prevenzione secondaria dell’infarto miocardico acuto (IMA), e nel paziente post ischemia cerebrale.
Da ciò è nata l’esigenza di organizzare un corso di formazione al fine di migliorare la corretta prescrizione dei farmaci cardiovascolari, così come raccomandato dalle linee guida nazionali ed internazionali.
Il corso verterà su un inquadramento generale della patologia, accompagnato da una disamina delle linee guida e delle direttive regionali per il trattamento farmacologico post-IMA e post-ICTUS. Inoltre verrà trattato il tema della corretta gestione farmacologica e non farmacologica del paziente sul territorio, con una discussione finale, interattiva tra il medico specialista e il medico di medicina generale.
I costanti progressi compiuti nel trattamento della fase acuta dell’infarto miocardico (IMA) e dell’ischemia cerebrale (ICTUS) hanno determinato una consistente riduzione della mortalità intra-ospedaliera ed un progressivo aumento del numero dei pazienti postinfartuati.
Di fatto, numerosi studi clinici randomizzati hanno reso possibile la definizione di strategie innovative di trattamento in fase acuta, su tutte la fibrinolisi e l’interventistica percutanea, in grado di aumentare sia la sopravvivenza sia la qualità di vita dei pazienti con IMA.
Per non vanificare nel breve-medio termine i risultati di tali interventi è necessario tuttavia garantire ai pazienti una altrettanto efficace continuità terapeutica e assistenziale dopo la dimissione dalla fase acuta, anche nell’ottica di un uso razionale delle risorse.
Un primo elemento fondamentale per favorire la continuità assistenziale e l’aderenza terapeutica è costituito dalla lettera di dimissione dalla fase ospedaliera.
Una buona lettera di dimissione orientata alla prevenzione secondaria dovrebbe soddisfare alcuni requisiti irrinunciabili.
Nella pratica quotidiana, purtroppo, la frenesia della gestione dell’acuzie fa si che il momento della dimissione sia spesso gestito frettolosamente dal medico di reparto e mal vissuto dal paziente che non riesce a raccogliere in quel poco tempo concessogli tutte le importanti informazioni necessarie in merito alla terapia e al suo significato, allo stile di vita e alla necessità di futuri controlli.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, è stato ampiamente dimostrato come, dopo un evento coronarico acuto, la regolare assunzione di farmaci definiti “salvavita sia in grado di migliorare significativamente la prognosi.
In particolare, l’assunzione di un antiaggregante, betabloccanti, ACE-inibitori e statine sarebbe sulla carta in grado di ridurre del 75% la probabilità di recidive cardiocerebrovascolari.
Le Linee Guida internazionali, di conseguenza, raccomandano l’uso regolare di tali farmaci in prevenzione secondaria. Nella realtà è noto tuttavia che tali farmaci non vengono regolarmente prescritti in modo adeguato, e anche qualora prescritti spesso non vengono assunti o vengono abbandonati dai pazienti per ragioni svariate.